Un nuovo modo di vedere la Divina Commedia: Giovedì 30 maggio e Martedì 4 giugno ore 10.30 – Aula polivalente scuola di Cura

 

Un nuovo modo di vedere la Divina Commedia, in particolare, “L’Inferno”, dare contemporaneità al capolavoro della letteratura italiana, attraverso un taglio visivo, testuale, musicale e scenografico che parla al presente attraverso il passato. Solitaria via, grigi palazzi ostili, senza finestre, senza porte, atmosfera metafisica, questa la nuova “selva oscura”. Volti come maschere, anime inquiete, corpi che si smaterializzano, e poi la discesa agli inferi sulle note di “Cantico dei drogati” di Fabrizio De André. Per i due balletti, le canzoni “Rasputin” e “Disco inferno”, mentre, per evocare Beatrice, “Donna mia”, di Angelo Branduardi e, per ricordare il grande amore di Dante per la sua donna, “Un amore così grande”, dei Negramaro. “Itaca”, di Lucio Dalla, per il racconto di Ulisse e “La cura”, di Franco Battiato, per l’uscita dall’Inferno, quando si intraprenderà un nuovo percorso che porterà, “a riveder le stelle”, sulle note de “Il cielo” di Renato Zero. Ma anche altri frammenti di brani musicali, tutti consequenziali, plausibili e pertinenti che vanno di pari passo con il viaggio dantesco dandogli continuità e collegamento con il presente, perché un’opera d’arte non vive mai nel passato ma si attualizza continuamente. Questo, e tanto altro, nello spettacolo teatrale proposto dalla classe 2^D della Scuola Secondaria di 1°grado dell’I.C. “Andrea Scriattoli” di Vetralla, giovedì 30 maggio e martedì 4 giugno, alle 10.30, presso l’Aula Polivalente della scuola di Cura. Progetto a cura dei docenti Giulia Mileto, autrice dell’adattamento al testo e della preparazione degli alunni, e di Alfonso Talotta che ha realizzato la scenografia e la colonna sonora.